Attiva la piattaforma digitale per chiedere il Bonus Revisione

Dall’ 1 novembre 2021 è scattato l’aumento del costo della revisione eseguita nei centri autorizzati, passata da 66,88 a 79,02 euro.

Da oggi 3 gennaio 2022 è attiva la specifica piattaforma digitale per chiedere il contributo a parziale copertura dell’aumento del costo della revisione auto, dovuto all’adeguamento Istat della tariffa ministeriale, ferma al 2004. Sarà possibile chiedere il bonus veicoli sicuri previa registrazione alla piattaforma, accessibile con SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Clicca qui per  accedere alla piattaforma:
https://www.bonusveicolisicuri.it

Il bonus veicoli sicuri è stato introdotto dalla Legge 178 del 2020 come misura compensativa per il sopramenzionato aumento, e ha validità triennale; potrà essere riconosciuto per un solo veicolo e per una sola volta, nel limite delle risorse disponibili (4 milioni di euro all’anno).

I beneficiari del bonus sono coloro che hanno fatto o faranno eseguire la revisione presso le officine e i centri autorizzati a decorrere dal 1 novembre 2021.

Nell’istanza di richiesta dovrà essere indicato il numero di targa del veicolo, la data di esecuzione della revisione, il codice IBAN per l’accredito del rimborso con relativo nominativo dell’intestatario del conto corrente che dovrà coincidere con l’intestatario del veicolo, l’indirizzo email per eventuali comunicazioni.

Per l’attribuzione del bonus revisione auto, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS), tramite la società informatica SOGEI, verificherà veridicità e correttezza dei dati inseriti attraverso il collegamento con l’anagrafe tributaria e con il centro elaborazione dati (CED) istituito presso la direzione generale della Motorizzazione Civile. Se le verifiche andranno a buon fine la CONSAP, incaricata delle liquidazioni dei contributi, provvederà al rimborso di 9,95 euro tramite bonifico sul conto corrente bancario del richiedente.

I centri di revisione autorizzati non hanno alcun ruolo attivo nell’assegnazione del bonus e lo stesso potrà essere richiesto solamente dopo aver eseguito la revisione.

X COMUNICATO

Riforma NCC nel DDL Concorrenza 2021 – Soddisfazione della categoria, pronta a prendere parte alla scrittura della riforma

COMUNICATO CONGIUNTO DELLE ASSOCIAZIONI NCC

“Oggi il Governo, riconoscendo le difficoltà del settore e dando seguito alle nostre plurime richieste, ha dato vita ad un percorso che decidiamo di intraprendere con serietà, per dimostrare che la categoria trasporto non di linea non può essere ostaggio di interventi urgenti, disarticolati e di parte.
La delega ad una riforma organica e vera del settore NCC è l’occasione che aspettavamo da anni per condividere con il Parlamento il nostro punto di vista su un settore economico così strategico per il nostro Paese.
Siamo a disposizione per dare il nostro contributo per offrire soluzioni efficaci per il miglioramento del comparto mobilità delle città, con particolare attenzione ai diritti dell’utenza.”

Questa la dichiarazione congiunta delle sigle che, insieme, hanno portato al risultato della Delega al Governo per la riforma della legge quadro sugli autoservizi pubblici non di linea:

A.N.C. – Trasporto Persone e Mobilità – Roberto Proietti 
ACNCC – Associazione Campania Noleggio con Conducente – G. B. Maraniello
A.N.I.Tra.V. – Associazione Nazionale di Categoria Associazione Nazionale Imprese Trasporto Viaggiatori- Mauro Ferri-Giulio Aloisi e Marco Palumbo
ASINCC – Associazione Siciliana Noleggio Con Conducente- Giacomo Priamo e Alessandro Di Stefano
FEDERNCC– Leonardo Giammarino
Comitato A.I.R.-Autonoleggiatori Italiani Riuniti- Giorgio Dell’Artino – Stefano Giusti
FEDERNOLEGGIO – Federazione italiana delle imprese di noleggio auto e autobus con conducente – L. Pacilli; G. Lametta e G. Contrafatto
F.I.A. – Federazione Imprese Autonoleggio con conducente – Daniele Ercoli- Alessio Tavecchio
F.I.N.C.C. – Federazione Imprese Noleggio Con Conducente – Francesco Angius
Sistema Trasporti – Francesco Artusa – Marta Regiardo

Documenti inviati al Governo ed ai Ministri di riferimento:

Lettera del 9 luglio 2021

Lettera del 2 novembre 2021

GREEN PASS ed ambienti di lavoro.

A decorrere dal 15 Ottobre 2021 il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati, ad eccezione di coloro che lavorano da casa e per i soggetti esenti in possesso di idonea certificazione.

Il lavoratore che non esibirà il Green Pass verrà considerato assente dal lavoro e verrà sospeso senza retribuzione dal primo giorno. Nelle imprese con meno di 15 dipendenti la sospensione scatterà dal quinto giorno. Non è previsto il licenziamento.

Per i lavoratori che verranno sorpresi al lavoro senza Green Pass è prevista una sanzione pecuniaria che va da 600 a 1.500 euro ed il controllo dovrà essere effettuato dal datore di lavoro. Per il datore di lavoro che ometterà di controllare  è prevista una sanzione che va da 400 a 1.000 euro.

Il Green Pass si ottiene:

  • Con la doppia dose di vaccino: durata 1 anno dalla seconda somministrazione;
  • Nei primi 6 mesi dopo l’avvenuta guarigione (da 6 a 12 mesi occorre una dose di vaccino / dopo i 12 mesi ne occorrono due);
  • Con Tampone antigenico naso-faringeo: durata 48 ore / Con Tampone molecolare: durata 72 ore.

Il Ministero della Salute ha precisato, a differenza di ciò che era trapelato inizialmente, che non sarà possibile ottenere il Green Pass sulla base dei Test antigenici salivari. Tali test potranno essere utilizzati esclusivamente nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel piano di monitoraggio della circolazione di Sars CoV-2 in ambito scolastico, per lo screening dei contatti in bambini anche se la scuola non fa parte del piano di monitoraggio, in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo o in individui fragili con scarsa capacità di collaborazione (anziani in RSA, disabili, persone con disturbi dello spetro autistico).

Linee guida per il trasporto di persone

Per contenere la diffusione del Coronavirus, il Ministero della Salute impone di seguire le linee-guida in materia di informazione agli utenti e di modalità organizzative dei trasporti. I termini sono quelli indicati dal Comitato Tecnico-Scientifico di cui all’ordinanza del capo della protezione civile 17 marzo 2021, n. 571, nella seduta del 27 Agosto 2021, che costituisce parte integrante della nuova ordinanza, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 209 del 1° settembre 2021.

Le indicazioni per il contenimento dell’emergenza COVID

Dal 1° settembre 2021 entrano in vigore le nuove normative previste per i trasporti commerciali e non di linea, che rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2021 e prevedono un limite di capienza massima dei mezzi pari all’80%.

Trasporti commerciali e non di linea

Esclusivamente i soggetti muniti di Green Pass, potranno accedere a:

  • Autobus adibiti a servizi di trasporto persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
  • Autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

Tale disposizione non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo le indicazioni della circolare del Ministero della Salute.

I responsabili del trasporto sono tenuti a verificare che l’utilizzo del servizio avvenga nel rispetto delle prescrizioni di legge, effettuando i dovuti controlli tramite app prima dell’accesso agli autobus.

Le nuove disposizioni, parlando nello specifico di “Autobus”, non tengono conto al momento di Taxi e NCC con capienza sino ai 9 posti, per i quali rimane in vigore la normativa regionale e nazionale precedente. Le attuali disposizioni sinteticamente prevedono:

  • Il passeggero non può occupare il posto vicino al conducente;
  • Negli automezzi omologati per il trasporto fino a 5 persone, non possono essere trasportati sul sedile posteriore più di 2 passeggeri;
  • Negli automezzi omologati per il trasporto di 6 o più persone, non è consentita la presenza di più di due passeggeri per ogni fila di sedili.

Le suddette limitazioni non si applicano nel caso di persone conviventi, tra i congiunti e tra coloro che hanno rapporti interpersonali stabili.

Nei suddetti casi è sempre richiesta un’autocertificazione.

NCC e Taxi chiedono “linee guida certe” per la regolamentazione degli automezzi degli alberghi utilizzati come auto di cortesia.

NCC e Taxi ritengono che per evitare la concorrenza sleale da parte delle strutture alberghiere sia necessario un intervento legislativo con “linee guida certe” che non lascino spazio ad interpretazione.

Pronunce…

Il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti ha chiarito che, ai sensi del Codice della Strada, i titolari delle strutture alberghiere possono immatricolare autovetture ad “uso proprio” per utilizzarle in funzione delle loro attività, e per il trasporto dei propri clienti a patto che ciò avvenga a titolo gratuito.

Il Consiglio di Stato a sua volta si è espresso affermando la possibilità per un’impresa (nel caso specifico un’agenzia viaggi) di immatricolare ad “uso proprio” un’autovettura da destinare al trasporto di propri clienti a patto che ciò avvenga a titolo gratuito (sezione VI, sentenza n. 4898 del 4 agosto 2008).

Con la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti indirizzata a Federnoleggio (prot. 0099365 del 17/11/2009), è stato chiarito ulteriormente che non si può parlare di “uso di terzi” nel caso di trasporto effettuato nell’interesse di persona diversa dal titolare della carta di circolazione, quando non vi sia un contestuale corrispettivo che costituisca la controprestazione economica per il servizio reso.

Inoltre, viene chiarito che “per le categorie imprenditoriali (i.e. strutture alberghiere) che – in funzione della propria specifica vocazione d’impresa – trasportino la propria clientela da e per mete specifiche, ubicate all’interno del territorio comunale di appartenenza (i.e. una stazione ferroviaria, un porto, una stazione di bus, un aeroporto, uno stabilimento od una spiaggia per la balneazione, un impianto sciistico), non vi è pratica incidenza economica, da far predire neppure alla cosiddetta contrattazione a titolo gratuito, che pure tra cliente ed imprenditore avrebbe senz’altro natura economica”. Tale affermazione, secondo il Ministero, trova riscontro nella circostanza che il prezzo unitario della prestazione di base (i.e. soggiorno e/o pasti) non varia tra il cliente che ha usufruito del trasporto ed il cliente che non ne ha fruito, sicché appare incontrovertibile considerare tale trasporto come di cortesia.

Il Ministero ritiene inoltre che sia del tutto paragonabile a quanto sopra il trasporto fatto dalle strutture alberghiere “anche oltre il proprio territorio comunale, ancora e solamente da e per le tipologie di mete sopra elencate, allorquando questi si situino fuori dai confini del proprio comune, ma entro una distanza limitata e tale che i costi diretti sostenuti dall’impresa, per assicurare il servizio di trasporto, siano tali da poter essere considerati irrilevanti, e quindi non incidenti sui prezzi praticati per il servizio principale prestato alla clientela”.

Stando a tali pronunce, il servizio di trasporto fornito dalle strutture alberghiere ai propri clienti con le auto di cortesia è legittimo se fornito a titolo assolutamente gratuito e se la distanza percorsa non sia tale da far presumere che ci sia un’incidenza economica.

NCC e Taxi considerano le pronunce del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Consiglio di Stato attaccabili su tutti i fronti.

Le pronunce sono da ritenersi imprecise perché non scendono nel dettaglio della quantificazione dell’incidenza economica.

Le due categorie ritengono che offrire un servizio accessorio come il trasporto dei clienti, pur in assenza di un determinato corrispettivo, apportando degli indiscussi vantaggi alla struttura alberghiera che lo offre, è sempre valutabile in termini economici. Nella determinazione delle stesse tariffe dell’hotel si tiene ovviamente conto dell’incidenza economica del servizio di trasporto offerto (come d’altronde avviene per tutti i servizi offerti e inclusi), indipendentemente della fruizione facoltativa dello stesso.

Utilizzare automezzi recanti pubblicità della struttura alberghiera apporta indiscussi vantaggi economici alla struttura ricettiva in termini di pubblicità.

I sopramenzionati servizi, a giudizio dei rappresentati di NCC e Taxi, non rientrano quindi nell’ambito del trasporto di “cortesia” che si configurerebbe esclusivamente se l’albergo lo offrisse come gesto di pura liberalità, senza alcuna natura economica.

Le pronunce sono discutibili anche dal punto di vista legislativo e, in particolare, se si tiene conto della normativa sul trasporto di persone conto terzi.

Anche se Ministero considera le casistiche di trasporto di persone sopra descritte non rientrati nel conto terzi in quanto gratuite, per NCC e Taxi i servizi offerti dagli hotel ne mantengono tutte le caratteristiche pur non rispettando le disposizioni normative in materia. Non rispettano principalmente le norme su:

  • Rilascio dell’autorizzazione per il trasporto di persone;
  • Requisiti per l’accesso alla professione dei conducenti (es. mancanza di requisiti di onorabilità, idoneità professionale, iscrizione agli albi professionali);
  • Controlli quinquennali sul mantenimento dei requisiti la cui mancanza determina la sospensione o revoca dell’autorizzazione;
  • Requisiti degli automezzi utilizzati nel trasporto di persone (es. revisione annuale, specifica polizza assicurativa, ecc).

NCC e Taxi ritengono quindi che sia necessario un urgente intervento legislativo che dia linee guida certe tenendo conto di quanto esposto sopra.

Pagelle fiscali sospese per Taxi e NCC

Grazie all’intervento delle associazioni di categoria, il servizio pubblico non di linea rappresentato da taxi e ncc, verrà escluso dall’applicazione degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) per l’anno d’imposta 2020.

Le aziende del settore esentate dal presentare all’Agenzia delle Entrate le cosiddette pagelle fiscali, come riportato dal Sole 24 Ore, sono quelle che da un’analisi dei dati di fatturazione, delle liquidazioni periodiche iva e delle operazioni attive, presentano una riduzione dell’imponibile di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2020 rispetto a quello precedente.

Per rendere operativa l’esenzione si attende il decreto del governo contenente tutte le specifiche del provvedimento.

Secondo le indiscrezioni, i modelli con i relativi dati aziendali necessari per la corretta elaborazione delle pagelle fiscali, ossia i vecchi studi di settore, dovranno comunque pervenire all’amministrazione finanziaria che gli utiizzerà a fini statistici.

Un ulteriore aiuto per le piccole aziende arriverà anche da una maggiore elasticità nei controlli che verranno effettuati da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate nei confronti delle realtà economiche in difficoltà. Infatti, durante le verifiche, verranno presi in considerazione anche parametri quali perdita di produttività del comparto, giorni di inattività, calo del fatturato e dei corrispettivi.

L’intervento del governo Draghi costituisce un aiuto che va ad aggiungersi ai sostegni economici dei ristori, dando una piccola boccata d’ossigeno alle aziende messe in ginocchio dalle conseguenze delle restrizioni dovute al COVID-19.

Indennità una tantum per taxi e NCC

Pubblicato il bando dedicato agli operatori del settore del trasporto pubblico non di linea (taxi, NCC e mezzi atipici)

Il bando in questione prevede un’indennità una tantum finalizzata a compensare parte delle perdite causate dall’emergenza COVID-19.

Il comparto del trasporto pubblico non di linea, rimasto attivo durante l’emergenza per fornire i servizi di pubblica utilità, è caduto in una gravissima crisi a causa dell’interruzione pressochè totale della mobilità delle persone.

La misura di sostegno fornisce un aiuto per cercare di evitare il crollo di un comparto fondamentale per il turismo dell’isola e per il trasporto delle persone in generale.

Destinatari della misura sono i titolari di licenza taxi e di noleggio con conducente, sia che si tratti di lavoratori autonomi e sia che si tratti di imprese, fino a 4 mila euro per ciascun beneficiario.

Soggetti attuatori del programma di aiuti sono le Camere di Commercio. Le domande di contributo dovranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 25 marzo 2021 e fino alle ore 9 del 19 aprile 2021.

Tutte le informazioni potranno essere reperite sui siti internet istituzionali delle tre Camere di Commercio dell’isola:
Camera di Commercio di Cagliari-Oristano (www.caor.camcom.it),
Camera di Commercio di Sassari (www.ss.camcom.it),
Camera di Commercio di Nuoro (www.nu.camcom.it).

Bando Voucher Taxi NCC 2021

Cura NCC Italia – Art. 85 comma 4 CdS

Nel trasporto pubblico non di linea perdura un’assurda disparità normativa tra taxi e noleggio con conducente, che consiste nell’applicazione di un regime sanzionatorio più gravoso per gli ncc!

I taxi vengono sanzionati con l’applicazione dell’articolo 86 del codice della strada che prevede un sanzione amministrativa, mentre gli ncc con l’applicazione dell’articolo 85 comma 4 del codice della strada, che prevede la sospensione della carta di circolazione del veicolo da due a otto mesi per qualsiasi infrazione.

Tutti gli schieramenti politici che si susseguono al governo del paese, nonostante quando all’opposizione promettano di sanare l’assurda disparità di trattamento tra le due categorie, sembra soffrano di totale amnesia in merito a questa inconcepibile diseguaglianza.

Sarebbe semplice l’applicazione dello stesso sistema sanzionatorio per entrambe le categorie dello stesso comparto, anche in materia di concorrenza e semplificazione; eppure, una classe politica faziosa, continua a ignorare le esigenze di una categoria che a stento potrà riprendersi dopo la pandemia.

Colleghi noleggiatori, non è proficuo lamentarsi, seduti nella propria poltrona, delle divisioni tra le associazioni di categoria, le uniche ad impegnarsi per perseguire gli interessi comuni. Ciò che permetterebbe di raggiungere gli obiettivi, essendo il noleggio con conducente un comparto produttivo terziario di tutto rispetto, sarebbe una maggiore coesione e partecipazione alla lotta per vedere riconosciuti i propri diritti, a prescindere dalla associazione cui si è legati.

Una politica che non è capace di garantire la libera concorrenza tra le imprese in modo imparziale ed equo, non merita un paese democratico come l’Italia.

Contributi a fondo perduto per NCC e Taxi da parte della Regione Sardegna

La Regione Sardegna ha approvato lo stanziamento di 4 milioni di euro a favore degli operatori del settore del trasporto pubblico non di linea, NCC e Taxi, fortemente provati dalla crisi provocata dall’emergenza COVID-19.

Il Consiglio Regionale della Sardegna, ieri 30 novembre, ha stanziato risorse che saranno utilizzate per versare contributi a fondo perduto ai possessori di autorizzazioni per l’esercizio del servizio di Noleggio Con Conducente e ai titolari di licenze di Taxi rilasciate nel territorio regionale.

Il settore del trasporto pubblico non di linea è stato uno dei più colpiti dal lockdown di primavera e anche nei mesi successivi, nonostante ci sia stata una ripresa nei mesi di luglio e agosto, la situazione del comparto è rimasta molto difficile.

Dopo un 2020 devastante per il comparto trasporto persone, nonostante il governo nazionale abbia redatto bozze di decreti attuativi di una legge che andrà a sterminare il noleggio con conducente, arriva una buona notizia dal Consiglio Regionale.

La Federazione Imprese Noleggio Con Conducente coglie l’occasione per ringraziare il governo regionale e l’assessore Giuseppe Fasolino per l’approvazione degli aiuti.

IX COMUNICATO

Proclamazione stato di agitazione

Le scriventi Associazioni di categoria, Bus vetture e natanti con conducente, con la presente proclamano lo Stato di agitazione sindacale, preannunciano l’intenzione di indire manifestazione nazionale per il 28 ottobre p.v. in tutte le città capoluogo di regione e chiedono la formale attivazione, nei cinque giorni successivi al ricevimento della presente, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie.

La motivazione alla base dello Stato di agitazione è di seguito esplicitata: L’ emergenza sanitaria pandemica denominata COVID-19 ha, per limitare il rischio di contagio, dovuto far adottare alle autorità nazionali, misure drastiche sulla limitazione della circolazione delle persone. Tale circostanza ha prodotto immediatamente la totale cancellazione delle prenotazioni delle gite scolastiche, congressi, viaggi culturali, escursioni crocieristiche e spostamenti in genere, tuttavia le attività in oggetto non rientravano tra quelle sospese dai
vari DPCM e DL che si sono susseguiti dall’inizio di marzo ad oggi, ma venivano lasciate aperte perché il codice ATECO 49.00 le faceva rientrare in quelle che sono considerate essenziali. In questo frangente le aziende si sono ritrovate sulla carta attive ma, di fatto, sono state fermate dalla totale mancanza di utenza e anche quella timidissima ripresa è stata stroncata dal risalire della curva dei contagi che ha fatto scaturire ulteriori provvedimenti restrittivi.

Le scriventi associazioni più volte hanno inviato al Governo richieste di aiuti per la grave situazione creatasi, invocando provvedimenti che avrebbero potuto in qualche modo salvare imprenditori e dipendenti dal baratro, le richieste purtroppo non hanno mai avuto un riscontro e non hanno nemmeno prodotto nessun incontro. La peculiarità di questo comparto è la totale dipendenza dai flussi turistici e, seppur rientrante nel settore trasporti, costituisce anello indispensabile ed interagente con l’industria turistica.

I Dicasteri sollecitati (Turismo e Trasporti) ed il governo stesso ignorano queste attività tenendo gli occhi puntati sui soli servizi di TPL che, se pur aventi lo stesso codice ATECO, svolgono attività completamente diverse. Primi a fermarsi e senza speranza di ripartenza!!! Leasing, tasse, mutui, contributi spostati di qualche mese, e senza previsioni di poter ripartire e poter onorare le scadenze procrastinate. Intanto si parla di affiancamento al TPL ma fino ad oggi tale misura non è mai stata messa in atto. In questo contesto l’esasperazione dovuta alla mancanza di attenzione da parte del Governo ci induce, nostromalgrado, ad invocare il diritto di manifestare affinché si possa avere la giusta attenzione per evitare default e licenziamenti in massa ma soprattutto perché le associazioni non riescono più a gestire le iniziative di protesta di una base ormai stanca.

Le Associazioni…

FAI TP – ANITRAV – FIA FEDERVARIE CONFINDUSTRIA – ASS.UNITI PER L’ITALIA – FINCC – Ass. NCC Italia – ANC – EMET – LLP – FEDERNCC ROMA CONFCOMMERCIO – Sindacato Fiumicino – ASINCC- ABT 2020 SICILIA – ANAT — Tutela NCC – FION – ASSOBUS – Comitato AIR – AZIONE NCC – BUS CONDIVISO – ANSTRA –-ACNCC – ABT BUS 2020 –
FEDERNOLEGGIO/CONFESERCENTI

Documento presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri