La Legge Costituzionale n. 2 del 7 Novembre 2022 “Modifica all’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità” tutela i territori insulari e cerca soluzioni per superare le loro problematiche, come le difficoltà di trasporto e di collegamento.
Dalla modifica costituzionale emerge quindi il dovere di riconoscimento delle caratteristiche tipiche delle isole, anche dal punto di vista naturalistico, e il dovere di promuovere e adottare strumenti volti a eliminare gli svantaggi derivanti dalla natura insulare.
Nonostante tale modifica costituzionale, per l’anno 2023, anche a causa della mancata prosecuzione del tavolo tecnico politico per la quantificazione e la compensazione dei costi derivanti dagli svantaggi strutturali determinati dalla condizione insulare, con la Legge di Stabilità approvata a Dicembre 2022, sono stati stanziati solo 5 milioni di euro per i voli aerei della Sardegna.
Se tale cifra dovesse rimanere invariata, lo stanziamento in finanziaria non permetterà di garantire il diritto alla mobilità dei sardi.
Dopo tante promesse, ai sardi verrebbe negato il diritto di poter viaggiare sempre allo stesso prezzo e con tratte aeree garantite.
La Regione Sardegna, per cercare di porre rimedio a questa situazione, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale i commi 494, 495 e 496 dell’articolo 1 della Legge Finanziaria nazionale, che istituiscono il fondo per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. La Regione teme infatti che il Governo consideri questi 5 milioni come la sola compensazione per gli svantaggi dell’insularità e chiudere così i conti con l’isola.
Altra problematica insoluta a causa dell’interruzione del tavolo tecnico è quella degli extracosti sostenuti da cittadini e imprese sarde per energia e trasporti, e il dovere da parte del Governo di rimuovere tale disuguaglianza rispetto ad altre regioni d’Italia.
Siamo in attesa che ripartano i tavoli di confronto in quanto, senza interlocuzioni tra Regione e Governo per ridiscutere delle criticità che riguardano la nostra isola e appianare le differenze con le altre regioni, il tanto agognato sviluppo rimane un’utopia.