Esclusi gli emendamenti presentati sull’articolo 85 del Codice della Strada

In sede di riunione della Commissione Trasporti, la Lega ha escluso tutti gli emendamenti che avevano lo scopo di eliminare l’assurda disparità di trattamento tra Taxi e NCC presente nel Codice della Strada, che consiste nell’applicazione di un regime sanzionatorio più gravoso per gli NCC.

I Taxi vengono sanzionati con l’applicazione dell’articolo 86 del Codice della Strada che prevede una sanzione amministrativa, mentre gli NCC con l’applicazione dell’articolo 85 comma 4 e 4 bis del Codice della Strada, che prevede la sospensione della carta di circolazione del veicolo da due a otto mesi. La conseguenza di tale disposizione è che, per qualsiasi presunta infrazione, viene di fatto fermata un’attività produttiva determinandone la sua fine.

L’esclusione degli emendamenti, giustificata con la mera scusante che il tema sarebbe stato trattato al MIT in sede di concertazione sui decreti ministeriali che non possono modificare in alcun modo la legge, lascia l’amaro in bocca.

Un’altra preoccupazione riguarda l’ulteriore incredibile burocratizzazione del foglio di servizio, prospettata al MIT in sede di concertazione, dalla quale ne deriverebbe l’impossibilità di svolgere il lavoro pratico.

Il foglio di servizio, oltre che essere in contrasto con quanto disposto in materia di privacy, è uno strumento palesemente inutile perché basterebbe poter dimostrare, in fase di eventuale accertamento, la presenza della prenotazione del servizio.

Proseguendo su questa strada, da una parte gli NCC verrebbero sommersi dalla burocrazia e continuamente tracciati, dall’altra i Taxi, unica categoria senza alcun obbligo di ricevute fiscali, continuerebbero a operare liberamente e in forma anonima.

 


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