Le problematiche derivanti dai recenti decreti attuativi della Legge 12/2019 per il settore NCC

I recenti decreti attuativi della Legge 12/2019 hanno sollevato diverse preoccupazioni tra gli operatori del settore Noleggio con Conducente (NCC). Nonostante le rassicurazioni sulla depenalizzazione della sanzione accessoria prevista dall’articolo 85, comma 4 del Codice della Strada, che sarebbe dovuta entrare in vigore con la Legge per il mercato e la concorrenza del 16 dicembre 2024, la situazione è notevolmente peggiorata. I nuovi provvedimenti hanno infatti introdotto nuove sanzioni per la mancata iscrizione al Registro Elettronico NCC (RENT), inizialmente pensate come opzionali e prive di sanzioni, ma ora obbligatorie e gravose per le aziende del settore.

Un quadro normativo discriminatorio e complesso

Il trattamento riservato al settore NCC è fortemente sbilanciato rispetto a quello dei taxi, creando una palese disparità di trattamento e danneggiando la concorrenza. Mentre le aziende NCC forniscono un servizio pubblico non di linea con investimenti propri e senza sovvenzioni, sono soggette a una burocrazia eccessiva e a controlli severi che non trovano pari in nessun altro settore. Le aziende NCC sono infatti obbligate a rispettare disposizioni come l’obbligo di fatturazione elettronica, di POS, di iscrizione al RENT e di compilazione del Foglio di Servizio Elettronico (FDSE), che implica un monitoraggio dettagliato delle attività quotidiane. A questi si aggiunge il rischio di incorrere in sanzioni gravissime, come il ritiro della carta di circolazione, anche per infrazioni minori.

Le problematiche più critiche e le proposte di modifica

  1. Iscrizione al Registro Elettronico (RENT) dei dipendenti
    L’obbligo di iscrizione non solo delle aziende, ma anche dei singoli dipendenti nel RENT, rappresenta una complicazione burocratica insostenibile, soprattutto considerando la stagionalità e l’alto turnover di personale nel settore. Una proposta di modifica sensata sarebbe quella di limitare l’iscrizione al RENT esclusivamente alle aziende, riducendo così costi e complicazioni senza compromettere la tracciabilità delle attività aziendali.
  2. Compilazione del Foglio di Servizio elettronico
    L’obbligo di compilare un foglio di servizio elettronico è un altro punto critico. Questo sistema di monitoraggio in tempo reale risulta poco pratico, rischioso e potenzialmente dannoso per la sicurezza degli autisti, che sarebbero costretti a completare il foglio durante le pause tra un servizio e l’altro, senza alcuna garanzia di connessione. Inoltre, la raccolta dei dati sensibili dei passeggeri, contraria alle normative sulla privacy, potrebbe ridurre la fiducia dei clienti nel settore. Una proposta di modifica sarebbe quella di integrare il sistema direttamente nei software gestionali aziendali, che già registrano i dati relativi alle prenotazioni, consentendo un controllo più efficiente e sicuro.
  3. Il regime sanzionatorio e il ritiro della carta di circolazione
    La rigidità dell’articolo 85 comma 4 del Codice della Strada, che prevede il ritiro della carta di circolazione anche per infrazioni di lieve entità, è una minaccia concreta per la sopravvivenza delle imprese NCC. Un’eventuale chiusura dell’attività a seguito di un semplice errore potrebbe comportare danni irreparabili. La revisione del sistema sanzionatorio, con l’introduzione di sanzioni proporzionate, permetterebbe di salvaguardare l’operatività delle imprese senza penalizzare le attività non gravi.
  4. Divieto di intermediazione
    Le nuove disposizioni prevedono anche il divieto di intermediazione per agenzie di viaggio, tour operator e hotel che offrono il servizio NCC, creando una preoccupante contraddizione con il libero mercato. Se questa norma venisse applicata, rischierebbe di compromettere l’intero settore turistico, aumentando i costi e limitando le possibilità di scelta per i consumatori. Permettere agli intermediari di continuare a operare sarebbe cruciale per mantenere l’efficienza del settore turistico.
  5. Problemi pratici e logistiche quotidiane
    Alcuni esempi concreti mostrano l’impossibilità di applicare le nuove disposizioni in modo efficace. Ad esempio, un trasferimento tra una città A e un’altra B non può prevedere una partenza da una terza città C, sebbene disti solo pochi chilometri da B. La rigida applicazione delle norme, inoltre, costringe gli autisti a percorrere lunghe distanze senza possibilità di pernottamento, con evidenti rischi per la sicurezza. Inoltre, l’errore di compilazione di un solo foglio di servizio da parte di un’autista dipendente potrebbe comportare il fermo di tutta l’azienda, con gravi conseguenze per il lavoro e l’economia aziendale.

La necessità di un intervento urgente

Le criticità derivanti dai decreti attuativi della Legge 12/2019 rischiano di compromettere gravemente l’operatività e la competitività delle aziende NCC. La disparità di trattamento rispetto ai taxi, l’onere burocratico e la rigidità delle nuove disposizioni mettono in difficoltà un’intera categoria che, oltre a rispettare un regime fiscale pesante, si trova a dover affrontare difficoltà operative quotidiane.

Le proposte di modifica, come l’esclusione dei dipendenti dall’iscrizione al RENT, la semplificazione del Foglio di Servizio Elettronico e la revisione delle sanzioni, potrebbero rendere il settore più sostenibile e migliorare l’efficienza del servizio.

È fondamentale che la normativa venga rivista con urgenza, al fine di evitare danni irreparabili per le aziende, i lavoratori e l’intero settore, garantendo al contempo un sistema di controlli equo ed efficace.