Negli ultimi anni in Sardegna è cresciuta enormemente la richiesta di personale da parte delle aziende del Trasporto Pubblico Non di Linea NCC, richiesta che tuttavia non viene soddisfatta a causa della carenza di personale qualificato. La stessa situazione di carenza si riscontra nella ricerca di autisti di veicoli industriali e autobus, sia a livello nazionale che europeo.
Come evidenziato dall’International Road Transport Union (IRU), in mancanza di interventi mirati, il problema della carenza di autisti in Europa potrebbe superare la cifra dei due milioni di posti vacanti nel 2026.
Contestualmente all’aumento della domanda, nei prossimi anni si prevede che il 25-30% degli autisti oggi in servizio andrà in pensione e il tasso di sostituzione da parte dei giovani sarà da quattro a sette volte inferiore rispetto alle richieste del mercato. In pratica, nel 2026 si rischia che in Europa il 60% dei posti non potrà essere coperto.
La Sardegna si trova pienamente coinvolta da questo fenomeno con effetti devastanti sulle aziende del Trasporto Pubblico Non di Linea che, da diversi anni, in particolar modo nel periodo estivo, faticano a trovare personale.
Le principali cause del fenomeno sono:
– Invecchiamento di coloro che esercitano il mestiere da molto tempo e progressivo pensionamento;
– Eccessivo costo per conseguire Patenti e CQC;
– Assorbimento da parte delle aziende del Trasporto Pubblico di Linea di gran parte dei conducenti che prima lavoravano nel settore privato;
– Sporadicità degli esami per l’iscrizione al Ruolo Conducenti delle Camere di Commercio.
Un altro problema è legato al fatto che coloro che seguono il percorso per ottenere le necessarie qualifiche professionali scoprono che il lavoro di autista NCC è diverso da quello che c’è nell’immaginario collettivo. E’ giusto che si sappia sin da subito che fare l’autista è un lavoro sacrificante, che richiede totale flessibilità negli orari di lavoro, buona predisposizione ai rapporti interpersonali, grande responsabilità in quanto è necessario salvaguardare l’incolumità dei passeggeri. Bisogna avere capacità di problem solving, essere in grado di guidare nel miglior modo possibile facendo sentire i passeggeri al sicuro, saper controllare sempre lo stato del mezzo dalle condizioni delle gomme, delle componenti meccaniche ed elettriche. Oltre a questo è indispensabile tenere sempre pulito il mezzo sia internamente che esternamente.
Diversi sono i possibili interventi per cercare di risolvere la grave problematica:
– Stanziamento di contributi per il conseguimento delle Patenti superiori, delle Certificazioni di Abilitazione Professionale e per l’iscrizione al Ruolo Conducenti;
– Stanziamento di risorse per le aziende di settore sotto forma di incentivi occupazionali o con sistemi di decontribuzione in modo che le stesse siano in grado di aumentare le retribuzioni e prolungare la durata degli attuali contratti, spesso brevi perché legati alla stagionalità del settore turistico;
– Sensibilizzazione delle Camere di Commercio per aumentare la frequenza degli esami per l’iscrizione al Ruolo Conducenti e per la creazione di un unico Ruolo Conducenti Nazionale.
Tra i possibili interventi per contrastare il problema, spiccano quelli adottati dalla Regione Lombardia con il piano “Formare per assumere” che consistono nello stanziamento di 8000 euro alle imprese di autotrasporto che assumeranno nuovi conducenti e 3000 euro per ogni lavoratore che vorrà acquisire la Patente CQC.
Se adottati in tutta Italia, interventi del genere contribuirebbero concretamente a ridurre le spese che gli aspiranti autisti devono sostenere per il conseguimento dei titoli necessari all’esercizio della professione, oltre ad aiutare concretamente le imprese del settore.
La Federazione Imprese Con Conducente, considerata la grande difficoltà delle aziende a essa associate nel reperire personale, ha creato una sezione lavora con noi nel suo portale web dando la possibilità a tutti coloro che sono alla ricerca di lavoro di proporre la propria candidatura.