29 Novembre 2024 – Stati Generali del Noleggio Con Conducente

Il 29 novembre 2024 è una data che rimarrà nella storia del trasporto pubblico non di linea perchè a Firenze si sono tenuti i primi “Stati Generali” del Noleggio Con Conducente.

Questo evento è eccezionale perché tutte le associazioni rappresentanti il Noleggio Con Conducente, mettendo da parte i personalismi, si sono riunite per spiegare l’imminente fine di un comparto del servizio pubblico non di linea del trasporto persone, perpetrato dall’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge 12 del 2019, decreti peggiorativi rispetto a una legge già di per se vessatoria.

Per ora le promesse della Presidente del Consiglio dei Ministri, di non vessare e lasciar lavorare le aziende Italiane che vogliono fare, non ha avuto riscontro nei fatti.

Le associazioni “tutte” richiedono un suo intervento, nel rispetto di una categoria importantissima per il trasporto persone, pubblico, turistico e locale. Si profila la fine di un comparto, di cui fanno parte circa 28.000 mila aziende con regolare autorizzazione e requisiti di legge, con il conseguente dilagare dell’abusivismo incontrollato.

Il 12 dicembre, come la legge “12”, le aziende NCC saranno in piazza a chiedere un intervento del Parlamento contro questa ingiustizia, perché gli errori non possono essere di un ministro e del suo staff, e il Parlamento è chiamato a correggere le ingiustizie.

Per aver contribuito alla riuscita di questo evento vorrei ringraziare:

Gli sponsor: Rossi concessionario Mercedes di Perugia e Christian Nicolella – Queen Limousine.

Gli avvocati: Beatrice Bonini e Aldo Basile;

Tutti i rappresentanti di categoria intervenuti: Gennaro Lametta, Leonardo Frullini, Mauro Ferri, Nando Verotta, Andrea Romano, Alessio Tavecchio, Tranquilla Mozzetta, Maura Residori, Francesco Artusa, Leonardo Scocozza, Luciano Cirulli, Giuseppe Contraffatto, Arnaldo Liburdi, Leonardo Giammarino, Roberto Proietti, Stefano Forti, Alessandro Di Stefano, Paolo De Santis e Luca Notarbartolo.

Un ringraziamento al moderatore del congresso, il giornalista Lorenzo Montersoli.

In particolare modo ringrazio il nostro segretario Alberto Piras che ha fatto un gran lavoro a mio supporto, e Francesco De Rosa per la collaborazione grafica.

Il più grande ringraziamento lo rivolgo alle 400 aziende NCC che hanno partecipato all’evento.

Il Presidente FINCC
Francesco Angius

Comunicato Stampa

NCC: MANCA MODIFICA DEL DECRETO RENT, IL COORDINAMENTO NAZIONALE NCC PRESENTA
RICORSO AL TAR DEL LAZIO. “REGOLAMENTAZIONE CHE VA TROPPO OLTRE LO SCOPO ORIGINARIO”

Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni maggiormente rappresentative del mondo del noleggio con conducente (NCC), dopo un lungo percorso di interlocuzioni istituzionali, tavoli tecnici e riunioni ufficiali, esprime il proprio rammarico per l’esito delle discussioni riguardanti il Decreto RENT.

Il Decreto, nato con l’intento dichiarato di introdurre un censimento delle attività del settore, è stato successivamente modificato con l’inclusione di disposizioni che esulano dal suo scopo originale e principale: ottenere un censimento nazionale delle imprese che oggi non esiste. Tali aggiunte, a nostro avviso, non solo complicano inutilmente il quadro normativo esistente, ma introducono nuovi oneri burocratici e limitazioni operative per le imprese del settore NCC, che già affrontano una normativa complessa e frammentata.

Nonostante l’unanime richiesta da parte delle associazioni di riportare il testo del Decreto alla sua finalità originaria, ovvero quella di un semplice censimento, le modifiche introdotte durante la fase di stesura non sono state riviste. Questo ha portato a un quadro normativo che rischia di creare ulteriori criticità per le aziende, piuttosto che facilitare la regolarizzazione e la trasparenza del settore.

A fronte di questa situazione, e nell’assenza di risposte adeguate dalle istituzioni competenti, è stato inevitabile il ricorso al TAR del Lazio. Il coordinamento ha deciso di adire le vie legali per tutelare i diritti degli operatori del settore, auspicando che il Tribunale possa valutare l’impatto delle nuove disposizioni e riportare il Decreto RENT ai suoi obiettivi originari.

Il mondo del noleggio con conducente, che rappresenta una componente fondamentale del trasporto privato italiano, si trova ora a dover affrontare nuove sfide burocratiche che potrebbero compromettere la sostenibilità di molte attività. Chiediamo nuovamente alle istituzioni di aprire un confronto costruttivo e di valutare l’effetto delle nuove disposizioni in modo da garantire un equilibrio tra regolamentazione e operatività, nell’interesse degli operatori del settore e dei cittadini che usufruiscono di questo importante servizio.

Restiamo fiduciosi che le istituzioni possano ascoltare le nostre istanze e apportare le dovute correzioni, affinché si possa evitare un impatto negativo su un settore che continua a dare un contributo significativo alla mobilità nazionale.

Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni NCC:
FINCC
Federnoleggio / Confesercenti
ANC Trasporto Persone
FION
Comitato Sindacale Fiumicino
FIA
Associazione Verona
ACNCC
ANCCI

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TAXI e NCC, aperte le iscrizioni al registro RENT

Pubblicata la circolare operativa per la registrazione elettronica

9 settembre 2024 – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha emanato una circolare che chiarisce le modalità di accesso, iscrizione, e richiesta di assistenza al RENT – Registro Elettronico NCC TAXI.

Il RENT è il registro informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi, o di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente (NCC), con autovettura, motocarrozzetta o natante. Da oggi sarà possibile presentare la domanda di iscrizione al registro, che entra nella sua fase di prima applicazione.

L’istanza di iscrizione al registro deve essere presentata entro il 30 settembre 2024, dichiarando la sezione a cui ci si intende iscrivere – tra quelle per le abilitazioni relative ai taxi, agli NCC o ai natanti – e indicando i dati anagrafici e quelli relativi alle licenze o autorizzazioni. Entro 45 giorni dalla presentazione dell’istanza, e non oltre il 14 novembre 2024, il Mit concluderà la prima fase istruttoria, trasmettendo eventuali richieste di integrazione documentale. All’esito positivo della procedura di iscrizione, gli UMC o gli Studi di Consulenza Automobilistica rilasceranno un apposito tagliando alle imprese, che saranno definitivamente iscritte nel RENT a far data dal 2 gennaio 2025.

Fino a tale data, che segna il termine della fase di prima applicazione, potranno accedere al RENT:

  • dal 9 settembre 2024, attraverso SPID livello 2 o CIE, le imprese esercenti il servizio di autotrasporto pubblico non di linea, previa presentazione di domanda da parte del legale rappresentante dell’impresa;
  • dal 16 settembre 2024, attraverso credenziali istituzionali, i soggetti muniti di delega per le cooperative di produzione e lavoro, le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale e i consorzi previsti dalla legge n. 21/1992, e gli studi di consulenza automobilistica di cui alla legge 8 agosto 1991, n. 264.

Il RENT, finalizzato a realizzare un quadro complessivo delle licenze e autorizzazioni Taxi ed NCC su tutto il territorio nazionale, si inserisce in un quadro di attività del Ministero per migliorare i servizi a vantaggio dei cittadini.

La circolare n. 24135 del 6 settembre 2024

Allegato alla circolare – guida rapida all’inserimento delle richieste di iscrizione al RENT

Il presente articolo è stato preso integralmente dal portale www.mit.gov.it

Taxi-Ncc: firmato il decreto che istituisce il Registro Elettronico Nazionale

Servirà a realizzare un quadro complessivo delle licenze taxi e delle autorizzazioni NCC

2 luglio 2024 – Firmato il decreto che istituisce il Registro informatico pubblico nazionale (RENT) delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi e di quelle di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente effettuati con autovettura, motocarrozzetta e natante a motore. Servirà a realizzare un quadro complessivo delle licenze taxi e delle autorizzazioni NCC sull’intero territorio nazionale ed a consentire una efficiente regolazione del mercato.

Il RENT, che sarà accessibile agli operatori taxi e NCC, nonché ai Comuni, agli UMC e agli Organi di controllo, contiene gli estremi delle imprese esercenti l’attività di trasporto pubblico locale non di linea e i dati relativi ai contratti stipulati.

È previsto per le imprese un termine di novanta giorni per l’iscrizione nel Registro, il quale, dopo le verifiche del ministero, sarà pienamente operativo tra centottanta giorni.

Questo decreto si inserisce in un quadro complessivo e finalizzato a migliorare i servizi a vantaggio dei cittadini, così come più volte chiarito dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Il decreto che definisce le modalità di attivazione del registro.

Il presente articolo è stato preso integralmente dal portale www.mit.gov.it

Assemblea Aperta sul Trasporto Pubblico Non di Linea

La Federazione Imprese Noleggio con Conducente ha organizzato un’Assemblea Aperta sul Trasporto Pubblico Non di Linea, tenutasi oggi 22 marzo 2024 presso l’ Area Convegni dell’Aeroporto di Cagliari Elmas.

L’evento è stato organizzato al fine di instaurare un confronto con le parti politiche e informare gli operatori del Trasporto Pubblico Non di Linea in merito agli effetti dell’esclusione degli emendamenti all’art. 85 del Codice della Strada e alle drammatiche conseguenze dell’applicazione dei decreti attuativi della Legge 12/2019.

Durante l’incontro sono intervenuti il Presidente della FINCC Francesco Angius, l’On Andrea Casu che ha presentato gli emendamenti all’art. 85 del CdS in Commissione Trasporti, l’On Francesca Ghirra, l’On Massimo Zedda, Barbara Argiolas, che ha evidenziato il fatto che gli NCC sono un importantissimo tassello della filiera turistica, il Vice Presidente della FINCC Giovanni Paolo Occhioni. In collegamento da Firenze è intervenuto l’Avv. Beatrice Bonini, che ha parlato degli aspetti tecnici dei decreti attuattivi e della recentissima Senteza della Corte Costituzionale del 7 marzo u.s.

I lavori si sono svolti dalle h. 15:30 alle h. 19:00 c.a.

L’ASSEMBLEA ERA APERTA A TUTTI GLI INTERESSATI

La Federazione Imprese  Noleggio Con Conducente, essendo un’associazione apolitica, invita a partecipare indistintamente TUTTI gli schieramenti.

Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte Costituzionale – Comunicato del 7 Marzo 2024

LA CORTE DUBITA DEL BLOCCO DEL RILASCIO DI NUOVE AUTORIZZAZIONI PER GLI NCC, ESCLUDE IL DIVIETO PER GLI STESSI DI FORNIRE SERVIZI INNOVATIVI E VALORIZZA LA LIBERTA’ DI SCELTA DEL CONSUMATORE.

È legittimo il divieto, che dura ormai da più di cinque anni, di rilascio di nuove autorizzazioni per l’espletamento del servizio di noleggio con conducente (NCC), fino alla piena operatività del registro informatico pubblico nazionale?

Con questo dubbio, la Corte costituzionale, nell’esaminare il ricorso statale contro l’art. 1 della legge reg. Calabria n. 16 del 2023, ha sollevato dinanzi a sé, in riferimento agli artt. 3, 41, primo e secondo comma, 117, primo comma, Cost., questione di legittimità dell’articolo dell’art. 10-bis, comma 6, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, che appunto stabilisce tale divieto.

L’ordinanza n. 35, depositata oggi, precisa che la suddetta norma ha consentito la possibilità di bloccare per un tempo “del tutto ingiustificato” il rilascio di nuove autorizzazioni per l’espletamento del servizio di NCC, dovendosi escludere che “sia riconducibile a un motivo di utilità sociale o a un interesse della collettività, apparendo piuttosto rispondere a un’istanza protezionistica”.

Sempre sullo stesso tema, la Corte costituzionale, con la sentenza N. 36, ha dichiarato non fondata, nei sensi indicati in motivazione, la questione di legittimità costituzionale riguardante l’art. 2, comma 4, della legge della Regione Calabria 7 agosto 2023, n. 37.

Il Governo ricorrente lamentava che la legge regionale avesse esteso anche agli NCC la facoltà di fornire servizi innovativi, in contrasto con la disciplina dettata dal legislatore statale, che limiterebbe tale facoltà ai titolari di licenza per il servizio di taxi.

La Corte ha osservato, dapprima, che la legge impugnata riguarda il solo servizio di taxi; ha poi rilevato che, dal sistema normativo, non si può evincere alcun “radicale e indiscriminato divieto di erogare servizi innovativi” per coloro che svolgono il servizio di NCC.

Le innovazioni, oggi capillarmente diffuse nel settore dei trasporti, “rappresentano il cardine della libertà d’iniziativa economica privata e dell’interazione fra le imprese in un mercato efficiente e attento ai bisogni dei consumatori”.

La Corte ha ribadito che le limitazioni della libertà garantita dall’art. 41 Cost. devono essere funzionali alla tutela di uno specifico interesse pubblico, adeguate e proporzionate rispetto allo scopo da perseguire. Un divieto assoluto di fornire servizi innovativi, invece, “configurerebbe una misura protezionistica a favore di una determinata categoria di imprese, pregiudicando non soltanto la libertà di iniziativa economica privata, che ha la sua cifra caratteristica nella costante ricerca di innovazioni, ma anche il benessere del consumatore”.

Roma, 7 marzo 2024

(Il presente articolo riporta integralmente il Comunicato Stampa della Corte Costituzionale)

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Esclusi gli emendamenti presentati sull’articolo 85 del Codice della Strada

In sede di riunione della Commissione Trasporti, la Lega ha escluso tutti gli emendamenti che avevano lo scopo di eliminare l’assurda disparità di trattamento tra Taxi e NCC presente nel Codice della Strada, che consiste nell’applicazione di un regime sanzionatorio più gravoso per gli NCC.

I Taxi vengono sanzionati con l’applicazione dell’articolo 86 del Codice della Strada che prevede una sanzione amministrativa, mentre gli NCC con l’applicazione dell’articolo 85 comma 4 e 4 bis del Codice della Strada, che prevede la sospensione della carta di circolazione del veicolo da due a otto mesi. La conseguenza di tale disposizione è che, per qualsiasi presunta infrazione, viene di fatto fermata un’attività produttiva determinandone la sua fine.

L’esclusione degli emendamenti, giustificata con la mera scusante che il tema sarebbe stato trattato al MIT in sede di concertazione sui decreti ministeriali che non possono modificare in alcun modo la legge, lascia l’amaro in bocca.

Un’altra preoccupazione riguarda l’ulteriore incredibile burocratizzazione del foglio di servizio, prospettata al MIT in sede di concertazione, dalla quale ne deriverebbe l’impossibilità di svolgere il lavoro pratico.

Il foglio di servizio, oltre che essere in contrasto con quanto disposto in materia di privacy, è uno strumento palesemente inutile perché basterebbe poter dimostrare, in fase di eventuale accertamento, la presenza della prenotazione del servizio.

Proseguendo su questa strada, da una parte gli NCC verrebbero sommersi dalla burocrazia e continuamente tracciati, dall’altra i Taxi, unica categoria senza alcun obbligo di ricevute fiscali, continuerebbero a operare liberamente e in forma anonima.

 


Scarica l’intero documento della Commissione IX

Importante sentenza della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale, con la Sentenza n. 8 del 23 gennaio 2024, ha stabilito l’illegittimità costituzionale dell’art. 8, comma 3, della Legge della Regione Puglia n. 14 del 1995, che chiedeva di allegare alla domanda di ammissione all’esame d’idoneità per l’esercizio dei servizi di Taxi e di Noleggio Con Conducente la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per attestare l’assenza di carichi penali pendenti.

La disposizione normativa precludeva la partecipazione all’esame a tutti coloro in capo ai quali risultava la semplice pendenza di un qualsiasi carico penale, avendo l’effetto di impedire di svolgere gli esami e la conseguente attività lavorativa a tutti i soggetti che risultavano semplicemente “imputati”, in contrasto con i principi del garantismo costituzionale e con quelli che sanciscono la libera iniziativa economica di cui all’art. 41, comma 1 della Costituzione.

Tale disposizione normativa, presente in diverse Leggi Regionali, aveva anche l’effetto di creare una barriera all’ingresso nel mercato del trasporto pubblico non di linea, già caratterizzato da un’insufficiente apertura all’ingresso di nuovi soggetti.

Eco-bonus Auto 2024

Il Ministero delle Imprese ha stanziato incentivi per circa 570 milioni di euro per incoraggiare la rottamazione dei veicoli inquinanti a favore delle auto elettriche e a basse emissioni, con contributi variabili in base alla classe inquinante del veicolo rottamato e in base alla tipologia di auto acquistata.

L’eco-bonus 2024, rispetto al 2023, prevede un incremento degli incentivi, soprattutto per l’elettrico, una differenziazione in base alla classe inquinante delle auto da rottamare, una maggiorazione del contributo per i privati in base all’ISEE, e l’introduzione degli incentivi per le persone giuridiche.

Il nuovo eco-bonus prevede importanti novità anche per gli operatori del trasporto pubblico non di linea. Il decreto Asset ha, infatti, previsto incentivi per coloro che deciderano di sostiure gli automezzi in uso con altri a basse emissioni. Soggetti beneficiari:
− soggetti titolari di una licenza taxi che sostituiscono il veicolo in uso;
− soggetti vincitori del concorso straordinario previsto dallo stesso decreto per incrementare le licenze esistenti nei comuni capoluogo di regione, comuni capoluogo sede di città metropolitane, comuni sede di aeroporto;
− soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente che sostituiscono il veicolo in uso.

Beneficiari del contributo saranno anche coloro che sottoscriveranno contratti di leasing per avere veicoli green o per le persone fisiche che stipuleranno un contratto di noleggio a lungo termine di durata non inferiore a tre anni, sempre per veicoli basse emissioni.

E’ previsto un incentivo anche per coloro che decideranno di rottamare auto da euro 0 a euro 4 e acquistare auto a benzina o diesel con basse emissioni di CO2.